Osservo, progetto, ricostruisco

Dall’emergenza alla ricostruzione, finalmente. Oltre 200 tra architetti ed esperti italiani hanno animato il 30 giugno e il 1° luglio il “Laboratorio per la Ricostruzione”, promosso dalla Regione Umbria. Con uno scopo preciso: che la progettazione della ricostruzione post sisma sia quanto più partecipata e condivisa.
Primo weekend di luglio: tutto esaurito a Norcia e Spoleto per la due giorni della prima edizione del “Laboratorio” di pianificazione urbanistica e architettonica post terremoto.
Parole d’ordine, sicurezza, identità, qualità dei materiali, nuove tecnologie, geografia ed economia del territorio.

L'idea

L’esprit dell’iniziativa era autoevidente: chi dovrà ideare proposte concrete di ricostruzione, e poi presentarle al Commissario Vasco Errani, deve osservare con i propri occhi i territori colpiti. Solo riflettere in situ davanti ad esempi reali su modalità e accorgimenti antisismici può condurre a una solida conoscenza di problematiche, esperienze e soluzioni. E tale consapevolezza deve diventare patrimonio comune di tutta la Nazione, con l’Umbria capofila nella formazione culturale del processo di ricostruzione.

Una metodologia di lavoro, insomma, basata sulla conoscenza diretta, sulla relazione, sullo scambio di esperienze e sull’apertura al confronto con portatori di idee e best practices a livello nazionale ed internazionale.
In forza del successo dell’iniziativa, i promotori auspicano che il Laboratorio possa trasformarsi in un appuntamento annuale per un dibattito culturale tra tutti gli attori coinvolti nel processo di ricostruzione del centro Italia.

Il programma

I lavori sono iniziati sabato 30 giugno con “Attraverso il Sisma”, un itinerario a cura dell’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Provincia di Perugia per una visita ai beni culturali danneggiati nel corso dell’ultimo terremoto. Da Porta Romana fino a Porta Ascolana lungo Corso Sertorio, il folto corteo ha coinvolto, oltre a Stefano Boeri, anche importanti personalità, tra cui Nicola Alemanno, sindaco del Comune di Norcia, lo stesso Vasco Errani, Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, Alfiero Moretti, Direttore Ufficio Ricostruzione Perugia, Diego Zurli, Dirigente Pianificazione Urbanistica Regione Umbria e di numerosi esponenti di organizzazioni locali e regionali.

La giornata è poi proseguita con l’inauguazione, alla presenza di Enrico Mentana, del nuovo Centro Operativo Polivalente di Norcia, struttura progettata da Stefano Boeri che ha ospitato nel pomeriggio una serie di importanti interventi e dibattiti sul tema della prevenzione. Norcia Best Practices, questo il titolo del ciclo pomeridiano: numerosi professionisti provenienti da Università, Istituzioni, Associazioni di diverse regioni d’Italia si sono confrontati su tematiche specifiche con l’auspicio che una migliore conoscenza delle tecniche ricostruttive antisisma e delle normative in essere, comprese quelle straordinarie recentemente deliberate, possano portare a un rilancio del territorio a livello di qualità delle architetture antisismiche trasformando cosi il drammatico evento che ha colpito questi territori in un momento di rilancio.

Al termine della prima giornata di lavori la conversazione tra Stefano Boeri e Francis Kéré nella cornice della Rocca Albornoziana di Spoleto, Tutto esaurito anche nel Salone Antonini, dove l’architetto burkinabè, recentemente insignito del premio 2017 Serpentine Pavillon, ha tenuto una lecture presentando i numerosi e significativi progetti che lo hanno reso oggi uno dei protagonisti dell’architettura a livello mondiale.

I lavori sono proseguiti nella mattina di Sabato 1 Luglio a Palazzo Collicola dove sono stati organizzati una serie di workshop tematici su temi focali legati al sisma.

A conclusione, la visita alla Rocca di Spoleto e alla mostra ‘I Tesori della Valnerina’ con l’esposizione dello straordinario patrimonio artistico recuperato e restaurato proveniente dalle zone colpite dal sisma.
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