Pali Precaricati
Quando il dissesto interessa in modo significativo e diffuso la struttura e quando le condizioni geotecniche impongano di abbandonare il “funzionamento a fondazione diretta”, l’unica soluzione praticabile il consolidamento delle fondazioni con micropali, che permette di trasferire il carico della struttura, o buona parte di esso, a terreni stabili in profondità.

  • Caratteristiche tecnico prestazionali:
    Le iniezioni di resine o miscele cementizie, infatti, mal di prestano a trattamenti di grandi volumi di terreno, per i quali sarebbe necessario impiegare quantità molto elevate di materiale con costi elevati e risultati non sempre affidabili. Il consolidamento con micropali in acciaio, invece, permette la riattivazione della fondazione con possibilità di sollevamento e recupero del cedimento, riduce l’invasività al minimo e non porta nessuna vibrazione dannosa o nessuna estrazione del terreno. 
    I micropali precaricati in acciaio proposti da SYStab coniugano i vantaggi di una tecnica attiva con quelli di un intervento di palificazione profondo ma con un cantiere a basso impatto e costi più contenuti, ecco le principali caratteristiche: 
    - sistema modulare di pali attivi costituiti da elementi in acciaio ad alta resistenza S355 infissi nel terreno a pressione con idonei martinetti idraulici; 
    - diametro tra 76 e 114 mm; 
    - spessore 8 mm (sono possibili all’occorrenza spessori diversi); 
    - lunghezza del palo in funzione delle condizioni geotecniche e delle esigenze di progetto; 
    - innesto tra moduli per avvitamento (elementi filettati); 
    - collegamento palo-struttura con piastre in acciaio, tasselli (chimici o meccanici) e bulloni in acciaio ad alta resistenza; 
    - controllo della portata raggiunta per ogni singolo palo. 

    I dispositivi SYStab della linea di palificazione sono realizzati costruiti con materiali certificati e lavorazioni eseguite da Centro di Trasformazione autorizzato dal Ministero, come previsto da “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” D.M. 14 gennaio 2008 per l’impiego dell’acciaio per uso strutturale nelle costruzioni. 
    Le fasi di realizzazione di un intervento standard con micropali pressoinfissi in acciaio, una volta scoperta la fondazione si sviluppano con la seguente sequenza: palo presso infissocollegamento della piastra in acciaio alla fondazione mediante impiego di idonei tasselli (nel caso la fondazione non lo consenta direttamente verranno progettate piastre su misura o cordoli in c.a. con predisposizione di tubi camicia all’interno: esiste una soluzione per ogni tipo di struttura); impostazione del martinetto idraulico sulla piastra (la scarpa del martinetto è studiata per innestarsi in maniera molto semplice sul collare della piastra); presso-infissione lenta e continua (senza vibrazioni) dei pali, un modulo da 90 cm alla volta con pressioni che possono arrivare ad oltre 20 tonnellate, durante l’operazione la pressione è costantemente monitorata e la struttura sottoposta a controllo con livello laser; precarico del palo con carico superiore a quello di esercizio al fine di assicurare il cedimento primario ed eventuale sollevamento della struttura se necessario e richiesto da progetto; collegamento del palo alla piastra mediante bulloni in acciaio (resistenza al taglio 8 tonnellate) con martinetti in carico ed eventuale rifinitura del palo per portarlo alla quota di progetto e consentire i ripristini delle pavimentazioni.
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