Beni culturali e rischi naturali

Il 28 giugno si svolgerà a Roma il convegno “La cultura da salvare: beni culturali e rischi naturali. La Mappa e il Piano nazionale degli interventi”, organizzato da #italiasicura, MIBACT e Ispra.
La Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche della Presidenza del Consiglio #italiasicura, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, organizzano un’intensa giornata di lavoro congiunto. Il convegno descriverà lo stato dell’arte della conservazione dei beni culturali italiani a fronte dei rischi naturali. L’intento è propiziare il coordinamento delle istituzioni pubbliche e private che si occupano di sicurezza e valorizzazione dei beni culturali.

Il turismo culturale rappresenta il 10,3% del PIL nazionale, nonostante l'Italia, con 51 siti, abbia il primato mondiale di beni culturali inclusi nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell’UNESCO. Il nostro unico patrimonio culturale, diffuso sul territorio nazionale, è costituito in totale da oltre 200.000 beni architettonici, monumentali e archeologici, 3.400 musei e circa 2.000 aree e parchi archeologici. Questo patrimonio e la conseguente attrattiva turistica sono tuttavia messi a repentaglio da potenziali eventi calamitosi cui il territorio italiano è particolarmente esposto: frane, alluvioni, terremoti, subsidenza, erosione costiera ed eruzioni vulcaniche. I danni correlati, per i beni culturali, possono essere permanenti, spesso irreversibili, giungendo fino alla perdita totale del bene.

I partecipanti all'evento, dunque, si confronteranno sulle più adeguate misure di salvaguardia, affrontando un nutrito carniere di argomenti; tra i più rilevanti:
• quadro nazionale dei beni culturali esposti a rischi naturali
• banche dati
• casi di studio (tra cui Pompei, Roma, Venezia e Firenze)
• progetti strategici
• misure di riduzione del rischio idrogeologico
• gestione delle emergenze
• ruolo della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale
• nuove tecnologie per il monitoraggio

I relatori delle varie sezioni di lavoro saranno alcuni tra i massimi esperti nel settore dei beni culturali, della prevenzione e della gestione delle emergenze e della salvaguardia dell’ambiente, oltre ai rappresentanti delle Reti delle Professioni e di diverse università. Introdurranno il dibattito il coordinatore di #italiasicura, Erasmo D'Angelis, insieme al Ministro dell'Ambiente GiaLuca Galletti, alla Sottosegretaria ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni e al Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. Interverranno poi Francesco Rutelli, Presidente dell'Associazione “Incontro di Civiltà”, Andrea Carandini, Presidente del FAI e Mauro Grassi, sempre di #italiasicura.

Il convegno inizierà ore 9.00 e si svolgerà nella Sala CNR, in Piazzale Aldo Moro. Per parteciparvi, è necessario registrarsi al sito di #italiasicura.
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