Il Museo del Cemento di Merone, la storia e la produzione del cemento raccontate attraverso un percorso interattivo e culturale

Primo in Italia e parte del più ampio progetto Make Como, che si promette di recuperare e valorizzare la memoria del saper fare comasco, il museo rappresenta l’ultima tappa di un percorso che attraversa il paese raccontando la storia di un materiale e di un sito produttivo che hanno costruito la sua identità e la sua memoria.
Il processo di industrializzazione ha lasciato e lascia tutt’oggi segni tangibili importanti: lo scopo del progetto è quello di sottolineare il grande valore che le attività produttive della zona hanno apportato ai 12 comuni coinvolti e ai loro abitanti. Holcim Italia è stata entusiasta di accettare l’invito del Comune di Merone ad essere partner per la realizzazione della “Via del Cemento”, un percorso turistico-culturale percorribile a piedi, in grado di illustrare le tappe della storia del cemento, prodotto che dagli inizi del secolo scorso ad oggi caratterizza l’area di Merone.  L’azienda ha concesso al Comune un’area dello stabilimento di produzione da destinare alla fondazione del Museo.  

Il Museo consente, allo stesso tempo, di scoprire sia le fasi del processo produttivo, raccontate anche da chi le vive e le ha vissute per anni, sia di gettare uno sguardo all’utilizzo di questo materiale che è oggi protagonista delle importanti riqualificazioni urbane della città di Milano e di importanti progetti di design.

Il punto di arrivo del percorso è l’ingresso dell’unità produttiva di Holcim Italia dove la strada in calcestruzzo verde è simbolo del percorso dell’azienda e del settore delle costruzioni verso la sostenibilità e verso prodotti sempre più ecologici a ridotte emissioni di CO2.
Lucio Greco, A.D. di Holcim Italia a tal proposito conferma: “Quando il Sindaco di Merone ci ha presentato il progetto orientato a ricostruire la storia e il ricordo del legame tra il territorio e l’attività della cementeria l’abbiamo considerato una grande opportunità. Pensiamo che sia giusto mantenere viva la memoria di una grande famiglia di imprenditori e di una grande azienda che ha contribuito allo sviluppo di quest’area non soltanto dal punto di vista economico ma anche sociale e culturale. La visione del Cav. Montandon, che fondò l’azienda nel 1928, era già molto innovativa, in quanto non solo concentrata su l'eccellenza produttiva, ma caratterizzata anche da un’estrema attenzione al benessere e alle condizioni di vita dei propri dipendenti. Nel tempo anche il figlio, Carlo Montandon proseguì sulle orme del padre creando un villaggio per i dipendenti, il lido aziendale di Pusiano, strutture per la popolazione quali asili, campi sportivi, biblioteche. Alla dimensione sociale e culturale si univa anche l’attenzione ambientale: ne è esempio l'Oasi di Baggero, da cui parte il percorso del cemento. Si tratta di un’area naturale nata dal recupero naturalistico della miniera di marna da cui la cementeria estraeva il materiale. Per questo progetto l’azienda, nel 1988, ha ricevuto il primo premio dalla Commissione delle Comunità Europee per l’Ambiente. Questo importante passato ha costruito le basi per un presente ed un futuro più sostenibili e innovativi”.
A tal proposito Calogero Santamaria e Riccardo Bianchi, hanno illustrato l’evoluzione dell’unità produttiva sempre e comunque caratterizzata da un importante orientamento alla sostenibilità e all’innovazione. Oggi infatti la Cementeria di Merone è uno stabilimento di sola macinazione del semilavorato prodotto nell’unità produttiva di Ternate e con questa opera sinergicamente nell’ottica di ottenere continui miglioramenti in termini di decarbonizzazione.
Ieri come oggi infatti  il futuro del cemento è racchiuso nella parola sostenibilità. E oggi Holcim Italia sta lavorando sempre più nell'ottica della riduzione della CO2 e a tal proposito ha lanciato prodotti quali ECOPlanet ed ECOPact a minori emissioni rispetto ai prodotti attualmente presenti sul mercato. Inoltre il museo accoglie anche esempi di realizzazione di prodotti di design ottenuti prevalentemente con l’utilizzo di prodotti ultra performanti quali il Ductal® di Holcim che permette di costruire con le stesse resistenze ma con minore spessore e quindi di utilizzare meno quantità di materiale secondo l’obiettivo di costruire meglio con meno consumo di risorse.
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