Cattedrale di Matera - Matera
Un delicato intervento di consolidamento e rinforzo strutturale per la cattedrale di Matera con materiali compositi innovativi.
Realizzata in stile romanico pugliese,
la cattedrale di Matera è dedicata
alla Madonna della Bruna e a
Sant’Eustachio e sorge sullo sperone più
alto che divide in due i Sassi. Terminata
nel 1270, la chiesa fu costruita rialzando
la base rocciosa di oltre sei metri così da
permettere all’edificio di dominare il territorio
circostante.
La cattedrale ha una facciata dominata da
un rosone a sedici raggi e una porta maggiore
ad arco a tutto sesto. Entrando, al
visitatore appare evidente il contrasto con
lo stile dell’esterno rimasto intatto: della
chiesa originaria l’interno conserva soltanto
pochi affreschi e i capitelli decorati
differenti tra di loro. Nel Seicento furono
infatti aggiunti stucchi e decorazioni rivestiti
successivamente con una patina dorata,
mentre il soffitto a capriate fu ricoperto
nel 1719 da un controsoffitto ligneo. La
chiesa è a croce latina e a 3 navate e misura
54 m di lunghezza, 23 m di altezza e 18
m di larghezza.
Intervenire
in uno spazio storico
Nel 2014 sono stati avviati una serie di
interventi all’interno della cattedrale per
il consolidamento, il rinforzo strutturale e
la posa dei rivestimenti interni.
Su suggerimento
dell’AssistenzaTecnica Mapei, per i
lavori di consolidamento statico e di rinforzo
strutturale della cupola del presbiterio
e delle voltine in mattoni in foglio sono
state scelte le tecnologie combinate con
materiali compositi di ultima generazione
a matrice inorganica FRG System e i materiali
compositi fibrorinforzati a matrice
polimerica FRP System.
Consolidamento delle travi e delle
capriate lignee: nella prima fase dei lavori
è stato effettuato il consolidamento
delle capriate lignee delle navate laterali e
centrali. Dopo essere stati catalogati, numerati
e smontati, gli elementi strutturali
in legno sono stati trattati contro insetti
xilofagi e carie da funghi e successivamente
sono stati primerizzati con due mani di
Mapewood Primer 100. È stato poi applicato
l’adesivo epossidico Mapewood
Paste 140, opportunamente pigmentato
come richiesto dalla direzione lavori. L’operazione
si è conclusa applicando alcuni
listelli di legno su alcune zone trattate con
MAPewood Paste 140. Sulla resina ancora
fresca è stata spagliata della sabbia di
quarzo asciutta Quarzo 0,5.
Il secondo intervento
ha visto il consolidamento delle
travi e delle capriate lignee della navata
centrale, effettuato mediante inserimento
in prossimità dell’intradosso delle catene
di due lamine in carbonio Carboplate
E170/50 fissate con Mapewood Primer
100, Mapewood Paste 140 e Mapewood
Gel 120. Negli archi del presbiterio sono
stati formati dei diatoni (elementi metallici
all’interno delle strutture) inserendo, attraverso
la perforazione a rotazione, delle
barre filettate in titanio (diametro 5 mm)
fissate con iniezioni di resina epossidica
Mapefix EP 470 Seismic.
Intervento sulla cupola del presbiterio:
per il rinforzo estradossale della cupola
è stato proposto l’utilizzo del sistema
Mapei FRP System, basato sull’utilizzo di
Mapewrap G UNI-AX 300/30, tessuto
unidirezionale in fibra di vetro ad alta resistenza,
posto in opera utilizzando una linea
di specifiche resine epossidiche Mapei
fra cui Mapewrap Primer 1, Mapewrap 11
e Mapewrap 31.
Tale sistema di rinforzo,
applicato su supporto adeguatamente
preparato e regolarizzato mediante l’utilizzo
uno strato di Planitop HDM Restauro,
è stato collegato alle pareti perimetrali
mediante opportuni ancoraggi in fibra di
vetro denominati Mapewrap G Fiocco e
inghisati con Mapefix VE SF, tassello chimico
in resina vinilestere.
Consolidamento delle volte: per il
consolidamento delle tre volte in calcarenite
rinvenute durante gli scavi archeologici
è stata utilizzata Mape-Antique Allettamento
per la stilatura dei giunti di malta.
Successivamente è stata realizzata, previa
applicazione di Primer 3296, una cappa
collaborante con la malta fibrorinforzata
Planitop HDM Restauro e la rete in fibra di
vetro Mapegrid G 220.
Per l’esecuzione di
intonaci strutturali nelle zone dei transetti,
della cappella del Sacramento e in quella
dell’Annunziata èstato consigliato l’utilizzo
della malta speciale Mape-Antique Strutturale
NHL, con interposta la rete in fibra
di vetro Mapegrid G 220.
Esecuzione massetti e vespai: per risolvere
il problema dell’umidità di risalita
del piano di posa dei pavimenti sono stati
realizzati un vespaio aerato utilizzando
casseri modulari a perdere e poi un massetto
idoneo per gli impianti di riscaldamento
a pavimento, eseguito con Topcem
Pronto, malta premiscelata particolarmente
idonea per questo tipo di applicazione
grazie al valore della conducibilità termica
(λ = 2,008 W/mK).
Per la posa dei pavimenti
in Marmo di Carrara e tozzetti in
Grigio Bardiglio è stato utilizzato l’adesivo
Elastorapid (scelto nel colore bianco)
e per la sigillatura dei giunti di dilatazione
Mapesil LM.
Interventi nell’interno: l’impresa è intervenuta
sugli intonaci non decorati con
un’iniziale pulizia meccanica delle superfici
interessate, seguita dal consolidamento
mediante micro iniezioni di boiacca di calce
ed esente da cemento (Mape-Antique
I-15), cuciture di lesioni superficiali e velatura
delle superfici con tinteggiatura a
calce.
Sono stati realizzati degli intonaci
deumidificanti con prodotti a base calce
ed esenti da cemento, resistenti ai sali solubili,
impiegando Mape-Antique Rinzaffo
in uno spessore di ca. 5 mm e Mape-Antique
MC in 20 mm di spessore. Successivamente
sono stati utilizzati Mape-Antique
LC, Mape-Antique FC Grosso, Mapeantique
FC Ultrafine.